Le gare e le sfide sono strade che si percorrono nella vita per dare un significato alle nostre scelte. Panama rende omaggio a questi valori con una fragranza vitale dedicata agli uomini che si sentono in sintonia con un mondo dinamico: Panama Daytona, un raffinato bouquet persistente e di grande intensità.

Daytona 500, è una spettacolare gara a motori che si disputa annualmente a Daytona Beach in Florida su un percorso di 500 miglia, seguita da milioni di persone che mitizzano i vari corridori.

La filosofia di Panama riprende i valori della gara in cui la sfida e la ricerca continua della perfezione sono i motori della vita.

La tradizione del barbiere è una delle più antiche; il salone di bellezza non esisteva dunque i barbieri più intelligenti e intraprendenti vagavano per le strade cercando di captare le esigenze dei clienti e di entrarne in sintonia fra un taglio di capelli e l’altro.

Figlio di questa tradizione è Antonio Boellis (il fondatore), apparso sulla scena napoletana nel 1924, lasciando la Puglia per cercare fortuna.
Qualche anno dopo Peppino, il figlio, aprì un piccolo salone in Via Vetriera e consolidando l’attività Boellis.
I loro servizi venivano offerti in un luogo esclusivo e di lusso. Lo stile e il taglio Boellis furono presto apprezzati e riconosciuti in tutto il mondo.

Ad oggi la terza generazione, Antonio e Michele Boellis, figli di Peppino, continuano questa attività che rappresenta un’eccellenza italianana che coniuga tradizione e innovazione, offrendo profumi da uomo venduti in tutto il mondo nelle boutique e profumerie più prestigiose.

La filosofia della linea “Panama 1924” nasce da un accurato e ambizioso progetto. Uno stile particolare che viene tradotto con grande passione da abili mani dei nostri artigiani attenti a curare ogni minimo dettaglio regalando un prodotto esclusivo, ricercato e di qualità.

La gamma è composta da 4 diverse fragranze da uomo e una vasta estensione di linea.

“…Il Profumo è il fratello del respiro.
…Colui che domina gli odori, domina il cuore degli uomini.”
Patrick Süskind